Palazzo Mazzola, Archivio storico e museo del Palio
Raro esemplare di architettura rinascimentale ad Asti
Ospita l’Archivio storico del Comune di Asti
Nelle sue sale è possibile visitare il Museo del Palio di Asti
Palazzo Mazzola
Palazzo Mazzola si presenta al visitatore attraverso la sua facies rinascimentale che sovrasta, ma non copre mai del tutto, le diverse anime che ne compongono la straordinaria architettura. La domus medievale, costruita su un sedime di insediamento romano, venne acquisita dai signori Mazzola, stabilitisi ad Asti nel secolo XV, e da questi trasformata in senso rinascimentale intorno al 1516.
A partire dal 1710 il Palazzo divenne la “casa” dell’Opera Pia Buon Pastore, destinata ad ospitare “giovani pericolanti e pericolate ed infanti abbandonati”. Unicum nel panorama urbanistico della città di Asti, l’edificio comprende due corpi di casa orientati in senso est-ovest, con un giardino a sud ed un orto a nord. Uno scalone monumentale collega i diversi piani e due colonnati sono visibili al piano terra e al piano primo.
Notevoli gli elementi architettonici sia all’esterno, dove si trovano finestre con cornici in arenaria decorate, che all’interno, dove oltre ai preziosi portali antichi e alle lunghe volte a botte alternate a incroci di volte a crociera, sono visibili soffitti lignei e affreschi di notevole pregio.
Museo del Palio di Asti
Asti è città medievale per formazione e per vocazione. La corsa del Palio affonda le sue radici proprio in questa città e ne ha accompagnato il divenire storico, rispecchiandone le alterne vicende.
Come la città, il Palio ha conosciuto otto secoli di trasformazioni e il susseguirsi di momenti di gloria e periodi di decadenza, ma ha mantenuto inalterati i caratteri originali: il fascino della competizione agonistica, la passione partigiana, il rapporto privilegiato con il Santo patrono e una grande valenza identitaria.
La storia del Palio è speculare a quella di Asti, che da secoli si riconosce nella corsa dei cavalli, nelle emozioni dei partecipanti in campo e ai suoi bordi, nel fascino di un antico rito collettivo. Il Museo offre proprio questo: un percorso dedicato alla corsa del Palio che è anche un cammino lungo la storia cittadina. Accompagnano le sale di esposizione permanente altre di mostre temporanee, in cui vengono declinate le mille sfaccettature del Palio di Asti.
Archivio Storico
L’Archivio Storico del Comune di Asti è un ufficio al servizio dell’Amministrazione che custodisce la memoria passata e recente della città. Ma è anche un autorevole istituto di ricerca per la storia di Asti e del territorio, sede di iniziative e manifestazioni che coinvolgono un’utenza motivata ed assidua.
Qui viene conservata tutta la documentazione del Comune, prodotta e ricevuta nel corso dello svolgimento della sua attività durante i secoli. Tutti i documenti che lo costituiscono, a partire dal secolo X (anno 947) fino ad arrivare al XXI secolo, sono consultabili.
Tra i manufatti più importanti si annoverano i preziosi codici manoscritti medievali (tra cui il Codex Astensis e Codex Statutorum) decorati da straordinarie miniature, le pergamene alto e basso-medievali impreziosite dai sigilli, le deliberazioni pubbliche dal secolo XIV, il fondo cartografico a partire dal XVII secolo.
L’Archivio conserva anche gli archivi aggregati dei comuni soppressi e ora frazioni di Asti, nonché alcuni archivi privati di alto valore storico e culturale. Di grande rilievo è la raccolta dei manifesti, un tempo tiletti e grida, realizzati a partire dal XVI secolo.
Un nucleo qualitativamente e quantitativamente significativo dell’istituto è rappresentato infine dalla Fototeca - di cui fanno parte anche depositi e donazioni - che raccoglie oltre 300.000 fototipi. Dalla seconda metà dell’Ottocento arrivando ai giorni nostri, si possono vedere immagini di guerra, ma anche di personaggi, ambienti ed eventi di diversi periodi storici.
L’origine del Palio è da collocarsi prima del 1275, periodo in cui il libero comune di Asti raggiunse il suo massimo splendore in Italia e in Europa.