Palio di Asti
Partecipate all’emozione della corsa

IL PALIO DI ASTI VI DA APPUNTAMENTO A

Domenica 3 settembre 2023

Lasciatevi incantare dall’atmosfera medievale che pervade Asti nel momento più importante dell’anno: la settimana del Palio.

È uno sventolar di bandiere e uno squillar di trombe (o chiarine, come siamo soliti chiamarle) ad annunciare l’ingresso nella piazza del Capitano e dei suoi magistrati, tutti rigorosamente a cavallo.

Ciò che accadrà da quel momento in poi è un susseguirsi di emozioni che accelerano gradualmente il battito di chi, sugli spalti o nel parterre centrale, ha la fortuna di assistere al Palio di Asti.

Tre batterie e una finale. Una manciata di minuti ciascuna. Prima, nel mentre e dopo ciò che rende unico il Palio di Asti.

FINALE ORDINE DI ARRIVO E PREMI DEL PALIO 2022

Classifica Finale


  1. San Lazzaro: vince il Palio con Giuseppe Zedde, detto Gingillo
  2. San Damiano: vince la borsa con monete d’argento con Stefano Piras, detto Scangeo
  3. Montechiaro: vince un paio di speroni d’argento con Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio
  4. Santa Caterina: vince il gallo vivo con Adrian Topalli, detto Vulcano
  5. San Pietro: vince la coccarda con i colori della città con Carlo Sanna, detto Brigante
  6. San Paolo con Andrea Coghe, detto Tempesta
  7. Santa Maria Nuova con Federico Arri, detto Ares
  8. San Martino/San Rocco con Gavino Sanna
  9. Don Bosco con Giovanni Atzeni, detto Tittia, che, essendo lo sconfitto, porta a casa l’inchioda, ovvero acciuga con l’insalata
 
Di seguito l’ordine di arrivo alle batterie di qualificazione con tutti i partecipanti alla gara:
  1. Santa Maria Nuova
  2. San Pietro
  3. San Damiano
  4. San Secondo
  5. Via Tosto
  6. Castel’Alfero
  7. Nizza Monferrato
  1. Santa Caterina
  2. San Lazzaro
  3. Montechiaro
  4. Tanaro
  5. Canelli
  6. Torretta
  7. Baldichieri
  1. Don Bosco
  2. San Martino/San Rocco
  3. San Paolo
  4. Cattedrale
  5. Moncalvo
  6. San Silvestro
  7. San Marzarotto
 

Quando

Quando

La prima domenica di settembre
(ma gli eventi che precedono il Palio iniziano già dal giovedì)

Dove

Dove

Le vie del Centro Storico e Piazza Alfieri

Biglietti e Accrediti

Biglietti

I biglietti possono essere prenotati inviando una mail a biglietteriapalio@comune.asti.itLa biglieteria, successivamente, comunicherà le modalità per l’acquisto.

Le fotografie pubblicate sul depliant del Palio – Archivio Comune di Asti – sono di: ADA LUPOLI, ALESSANDRO TIRABOSCHI, ALFIERI FOTO, BEPPE SACCHETTO, FRANCO BELLO, FRANCO RABINO, GRAFICA SCANCA, STAR FILM

La città

La peculiare vocazione economica di Asti, legata alla sua centralità rispetto alle vie di comunicazione tra Liguria, pianura padana e valichi alpini e alla grande abilità e mobilità dei suoi uomini d’affari, caratterizza tutta la sua vicenda storica.
Asti è città medievale per formazione e per vocazione e qui la corsa del Palio affonda le sue radici.
Le case-forti, le chiese romaniche e le torri mozze dei secoli XII-XV sovrastano, nello sguardo del visitatore, la raffinata facies barocca del centro storico, i settecenteschi ed eleganti palazzi nobiliari, i portici ottocenteschi o taluni suggestivi scorci liberty: ad Asti è il Medioevo che domina, emergendo lungo le vie e all’angolo di ogni piazza.

L'attesa

L’attesa è una città che si prepara… da un anno. Una città che in una settimana si trasforma per il “suo giorno”: stendardi e bandiere sventolano l’orgoglio di un’appartenenza.


Sulla piazza, pista e tribune prendono forma: sabbie astiane, steccati, iuta, transenne. Il canapo, l’argano, le prove…

Una città che anticipa il Palio con le emozioni della gente nelle sue piazze, le cene propiziatrici del venerdì e del sabato, il mercatino della vigilia, l’iscrizione ufficiale dei fantini nelle sale di Palazzo Civico il sabato, la sfilata dei bambini… E, poi, la domenica: la messa solenne nelle chiese al mattino, la benedizione dei cavalli, i figuranti in costume nelle vie, la tensione che si avverte, i borghigiani emozionati e festanti, i turisti partecipi, i musei aperti …

Asti ha il suo Palio! Asti corre il Palio!

Storia
del Palio

Storia del Palio

Il 10 agosto 1275 gli Astesi corsero il Palio presso le mura di Alba come era consuetudine in Asti durante le feste di San Secondo: è la prima attestazione della corsa.

Da allora, il Palio ha sempre accompagnato il divenire storico della Città, rispecchiandone le alterne vicende.

In otto secoli ha conosciuto trasformazioni, ma ha mantenuto inalterati i caratteri originali: il fascino della competizione agonistica, la passione partigiana, il rapporto privilegiato con il Santo patrono e una grande valenza identitaria.

Il Palio è Asti, che si riconosce ogni anno, da secoli, nella corsa dei cavalli, nelle emozioni dei partecipanti, nel fascino di un antico rito collettivo.

Il folklore

I suoni. Il nitrito dei cavalli che si allineano al canapo. I canti di sfida dei contradaioli. L’annuncio “Si corre il Palio!”, urlato a gran voce dal Capitano.

I colori. Sventolati dalle bandiere slanciate dai virtuosismi di chi le governa. Dei vestiti sfoggiati con altezzosa fierezza da dame, nobili e cavalieri sfilanti. Indossati dai fantini perché possano essere riconosciuti nel turbinio confuso della corsa.

La gente. Ognuna schierata per la sua fazione (ventuno tra rioni, borghi o comuni), ognuna impegnata sin dall’anno prima nei preparativi. Perché il Palio si corre in un giorno, ma dura un anno.

I rituali. Le cene propiziatrici di ciascun rione, borgo e comune. La benedizione del cavallo. La scelta del maestro del Palio che avrà il compito e l’onore di dipingere il drappo oggetto della contesa. Il corteo storico, il paliotto, il palio degli scudieri. Restare fedeli alla tradizione è il miglior modo di rendere omaggio al palio più antico d’Italia.

Il Drappo del vincitore
I riti di maggio
Il programma del Palio

Settembre
Astigiano

Palio di Asti

Douja d’Or

Festival delle sagre