Biblioteca Astense Giorgio Faletti
Si trova nel Palazzo del Collegio
Intitolata allo scrittore astigiano Giorgio Faletti
Ampio patrimonio bibliografico a disposizione
Organizza ogni anno il festival Passepartout
Biblioteca Astenese
La Biblioteca civica di Asti venne aperta ufficialmente al pubblico nel 1873 dentro il Palazzo del Collegio, e inizialmente intitolata al grande poeta astigiano Vittorio Alfieri.
Gli spazi e i finanziamenti risultarono però insufficienti per realizzare in modo completo la struttura. Nel 1903, a seguito degli ampi lavori di ristrutturazione realizzati in occasione del centenario dalla morte del poeta astigiano, la Biblioteca venne quindi spostata in Palazzo Alfieri.
A partire dal 1961 la biblioteca venne gestita come consorzio tra Comune e Provincia. Scaduto il consorzio nel 2011, l’anno successivo venne istituita la Fondazione Biblioteca Astense, partecipata dal Comune di Asti con l’adesione della Fondazione Cassa di Risparmio Asti.
Dopo le attività di restauro nel 2014, la Biblioteca tornò all’interno di Palazzo del Collegio. La nuova sede venne inaugurata nel gennaio 2015 e intitolata allo scrittore Giorgio Faletti, presidente della Fondazione Biblioteca Astense dal 2012 al 2014, anno della prematura scomparsa.
Passepartout
Dal 1997 la Biblioteca organizza nel mese di giugno un festival culturale: Chiaroscuro fino al 2004, e in seguito Passepartout. Quest’evento porta ogni anno ad Asti eminenti personalità del mondo politico, culturale, economico e sociale, che offrono al pubblico della rassegna riflessioni e spunti di dibattito su temi sempre diversi. Passepartout coinvolge principalmente accaniti lettori e studenti, ma attrae anche un pubblico più ampio interessato ai temi proposti. Non solo residenti della città e della provincia, ma visitatori provenienti dalla regione e dal nord Italia, che si sommano ai moltissimi partecipanti in streaming.
Scopri il programma e le date degli incontri, visita il sito Passepartout
La biblioteca dello storiografo locale Niccola Gabiani, contenente oltre 8000 volumi e acquistata dal Municipio dopo la sua morte, rappresenta ancor oggi il nucleo originario della ricca sezione di storia locale della Biblioteca Astense.