Santuario Diocesano della Beata Vergine del Portone
Luogo di culto nato sulla porta medievale San Giuliano, oggi inglobata nel Santuario
Immagine della Madonna risalente al XIV secolo
Ospita una riproduzione della grotta di Lourdes
Il nome e le origini
Il Santuario dedicato a Maria SS.ma “Porta Paradisi” (chiamata più comunemente Madonna del Portone) venne edificato nel 1902. L’edificio incorpora una primitiva chiesetta, sorta in corrispondenza di una delle porte medioevali di accesso alla città che si apriva tra Ponente e Mezzogiorno e che volgeva verso il Rione San Marco. Il luogo diventò meta di devozione per la presenza di un’immagine della Madonna in trono con il Bambino.
Nel 1500 il pittore astigiano Gandolfino da Roreto ritoccò l’immagine di Maria Santissima, aggiungendo ai lati San Secondo, patrono della città, e San Marco, patrono del Borgo. Sotto l’affresco venne costruita una scalinata con loggia in legno per consentire l'accesso ai fedeli, e nel 1689 si edificò anche una cappella.
Il Santuario
Il santuario, di stile romanico – bizantino, è a tre navate con due grandi cappelle laterali, a crociera latina. Presenta una grande cupola alta 41 metri, sormontata da un cupolino su cui poggia una statua in rame dorato della Vergine.
L’imponente atrio è costituito da colonne bizantine di granito e si caratterizza per un’ampia scalinata. Dal presbiterio, affrescato nel Settecento, si accede alla cappella con l'affresco della Madonna chiuso in una teca lignea.
La facciata è stata abbellita con mosaici e statue che raffigurano i Santi della tradizione astigiana nel 2002, in occasione del centenario della costruzione del Santuario.
Il sacello e la venerata immagine
Il sacello è ciò che resta del santuario Seicentesco: qui è possibile ammirare la sacra immagine, distribuita in un trittico all’interno di un’elegante cornice barocca. Accanto alla Vergine con il Bambino sono raffigurati ai lati San Marco e San Secondo, patrono della città.
La cripta
La cripta venne costruita nel 1930 e consacrata al culto nel 1932. Essa presenta due cappelle-diorama raffiguranti il Santo Natale e la Sepoltura di Gesù, con statue in legno a grandezza naturale.
La grotta
Al Santuario si accede anche attraverso il giardino laterale, in cui si trova una copia della grotta di Lourdes del 1930.
La grotta contiene una riproduzione della famosa statua dell’Immacolata in alabastro, alta 1.20 metri, una fontana con le parole della Vergine e un piccolo ruscello che corre fino ai pressi della statua di Santa Bernadette.
Il Santuario venne visitato da papa Giovanni Paolo II il 26 settembre 1993.