Corso Vittorio Alfieri, 375
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da lunedì a domenica
dalle 10.00 alle 18.30
60 minuti
Accesso con Smarticket
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LUOGHI DI INTERESSE NELLE VICINANZE
Palazzo Michelerio , Museo dei Fossili, Paleontologico , Torre Comentina
Custode della storia del grande poeta astigiano
Edificio ricco di patrimonio storico e artistico
Sede della Fondazione Centro di Studi Alfieriani (già Centro Nazionale di Studi Alfieriani, dal 1937)
Sede della Fondazione Eugenio Guglielminetti (fondata nel1998)
Palazzo Alfieri
Il Palazzo di origine medioevale, proprietà della famiglia Alfieri già nel XVII secolo, venne ristrutturato dall’architetto Benedetto Alfieri, cugino di Vittorio, nel 1736.
La facciata, secondo il caratteristico impianto alfieriano, si caratterizza per una serie di finestre al piano nobile, interrotta nella parte centrale dal portone circondato da lesene bugnate. Di notevole bellezza e di forte impatto scenografico è il cortile interno trapezoidale, che accoglie il visitatore al suo ingresso. L’edificio si affaccia su corso Alfieri.
Il museo Alfieriano
Vittorio Alfieri, grande poeta e trageda italiano di nobili natali, nacque ad Asti nel 1749 e visse nel palazzo fino all’età di cinque anni.
Nel 1758 lasciò la città per trasferirsi all’Accademia Reale di Torino, città in cui completò i suoi studi e da cui poi intraprese numerosi viaggi per l’Europa. Dedicatosi in seguito alla letteratura e al teatro, divenne uno degli intellettuali più noti del panorama culturale dell’epoca.
Il museo Alfieriano
Il museo recentemente ristrutturato comprende le sale del piano nobile dove si trovavano l’appartamento del poeta e la camera natale, che conservano gli arredi originali. La visita prosegue nelle altre sale in cui si ripercorrono le principali tappe della vita, della produzione letteraria e della fortuna teatrale del poeta.
Fondazione Eugenio Guglielminetti
Palazzo Alfieri è anche sede della Fondazione Guglielminetti , scenografo astigiano.
Oltre agli arredi settecenteschi, il museo espone dipinti, carte di archivio, libri antichi, cimeli. Ma si trova anche una ciocca di capelli del poeta, che egli donò all’amata Contessa di Albany. Lei lo ricambiò con una sua ciocca, attualmente conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.