Piazza Alfieri
Si tratta di una delle più antiche piazze cittadine e presenta una forma trapezoidale, chiusa ai lati da tre palazzi porticati ad uso di pubblico passeggio. Lo spazio venne realizzato in due tempi differenti: la prima parte nel 1856 e poi nel 1869.
Sita ai margini della città vecchia, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento la piazza cambiò fisionomia divenendo il centro economico e sociale della città. Al centro si trovano il Monumento a Vittorio Alfieri che guarda verso il lato sud della piazza, dove era ubicato il Foro Boario, demolito nel 1950. La statua del trageda astigiano venne realizzata nel 1862 dallo scultore novarese Giuseppe Dini.
Ancora oggi si tiene due volte alla settimana il tradizionale mercato cittadino, mentre la prima domenica di settembre Piazza Alfieri ospita l’annuale Palio di Asti.
Piazza San Secondo
Piazza San Secondo è una delle piazze più importanti della città di Asti e antica Piazza del Mercato.
Si affacciano su di essa il Palazzo Comunale, donato alla città nel 1558 dal duca di Savoia Emanuele Filiberto, e la Collegiata di San Secondo. Questa è un’antica chiesa dedicata al patrono della città, iniziata negli ultimi anni del XIII secolo sul sedime di un antico tempio romano, e ultimata nel 1462.
Fino agli anni Trenta del Novecento al suo centro si trovava il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, ora collocato in Piazza I Maggio, dove si trovava l'antica porta San Pietro.
Piazza Statuto
In questa antica piazza cittadina è ancora visibile la torre mozzata dei Guttuari, risalente al XIII secolo e testimonianza del potere dell'omonima famiglia ghibellina di mercanti e banchieri astigiani, le cui case si affacciavano sulla piazza.
Piazza Statuto era divisa idealmente in due spazi, desinati alla vendita di differenti prodotti: da una parte la piazza dei Vini o delle Uve, e dall’altra quella delle Erbe, dove si svolgeva il mercato ortofrutticolo. Il nome odierno risale al 1898, dedicato al cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino.
Sulle fotografie di inizio Novecento è ancora ritratto il bellissimo mercato coperto in stile liberty che occupava il lato nord-ovest della piazza.
Piazza Roma
L’attuale piazza Roma è il risultato di una serie di demolizioni, ampliamenti e costruzioni che interessarono nel XIX secolo l’antica piazza di San Bernardino. La zona prende il nome da un’omonima chiesa dell’epoca, che tra il 1806 e il 1860 venne trasformata nel Teatro Alfieri, ancora esistente.
La piazza, separata dal ghetto da via san Bernardino, fu sede del mercato ortofrutticolo dal 1797 al 1937.
Nel 1895 venne scelta dall’amministrazione cittadina come sito dove erigere il monumento celebrativo del Risorgimento, ideato e realizzato dal banchiere e mecenate Leonetto Ottolenghi, che lo donò poi alla città. Per ottenere uno spazio idoneo al progetto Ottolenghi acquistò e fece abbattere il vecchio teatro, in parte sostituto nel 1898 dal neogotico Palazzo Medici del Vascello. Quest’ultimo inglobò poi la torre medievale Comentina.
Il 3 maggio 1898 venne inaugurato il monumento, realizzato nella parte scultorea dal ticinese Luca Gerosa (1856 – 1920) e per la parte architettonica dall’ingegnere torinese Angelo Reycend (1843 – 1925).
La balaustra del basamento è decorata da fiaccole, fasci e leoni con stemmi, mentre i pilastrini riportano i nomi di battaglie risorgimentali. Al centro si trova una figura femminile, allegoria dell’Italia, colta nell’atto di offrire una corona d’alloro all’obelisco, simbolo funerario utilizzato nelle celebrazioni dei caduti risorgimentali. Per ricordare l’intervento di Leonetto Ottolenghi, la municipalità pose in suo onore una lapide il 4 giugno 1899.
Piazza Fratelli Cairoli
L’attaccamento dimostrato da Leonetto Ottolenghi nei confronti della sua città e della patria fu tale che re Umberto I gli conferì il titolo nobiliare di conte, con regio decreto del 14 marzo 1899. Quando nel 1900 il re venne assassinato a Monza, Leonetto Ottolenghi volle onorarne la memoria con un monumento da donare alla municipalità.
Per ricavare lo spazio idoneo a collocare il monumento equestre del sovrano, realizzato dallo scultore lombardo Odoardo Tabacchi (1836 – 1905), il conte Ottolenghi fece demolire alcune casette addossate al giardino dell’Opera Pia Michelerio e a Palazzo Alfieri (da lui acquistato nel 1901 e destinato a sede del Museo Civico).
Si venne così a creare una piazza semicircolare rimasta inalterata negli anni, con il monumento collocato quasi a filo dell’asse stradale di corso Alfieri.
A realizzare la fusione dell’opera in bronzo, posta su basamento marmore, fu l’astigiano Corrado Betta. Ai lati si trovano due figure femminili, allegorie del Valore e della Pietà, anch’esse in bronzo. L’inaugurazione avvenne alla presenza del Duca d’Aosta il 4 ottobre 1903 e la nuova piazza venne intitolata a re Umberto I.
Nel 1944 la piazza assunse la nuova denominazione Fratelli Cairoli, mantenuta fino ad oggi.
Piazza Castigliano
Inizialmente denominata Piazza del Collegio, in virtù della presenza del Palazzo del Reale Collegio per l'istruzione classica, la piazza ha poi cambiato nome in onore di Alberto Castigliano (1847-1884), ingegnere e matematico di fama internazionale.
Di origine medioevale, un tempo era circondata da palazzi nobiliari e da antiche mura merlate, di cui ancora oggi si conserva traccia sul lato che si affaccia su via Millivacca.
Piazza Cattedrale
La piazza sorge nell’area antistante alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo , che insieme al Battistero compone il “Complesso Episcopale della Cattedrale”.