Cimitero Monumentale di Asti
Al Cimitero urbano di Asti in viale Don Bianco possono svolgersi percorsi a riscoprire i personaggi che hanno reso celebre la città nel mondo.
Tra i personaggi di spicco: Giovanni Gerbi (il «Diavolo Rosso»), mito astigiano di ciclismo, Luigi Florio (1884-1918), pioniere dell’industria motociclistica e nonno del già sindaco di Asti ed eurodeputato liberale, avvocato Luigi Florio; Ettore Piccinini (1837-1910), fondatore e primo presidente della Croce Verde astigiana; gli industriali della birra, Fratelli Metzger e gli industriali dei fiammiferi, Secondo Boschiero e Luigi Gastaldi (la cui fabbrica in corso Ivrea, fu poi assorbita nel 1902 dalla «Saffa»); il sindaco Vincenzo Fasolis (1800-1861); lo scultore Materno Giribaldi e l’artista artigiano Ugo Gianoglio; il senatore del Regno Giovanni Penna (1855-1941), fondatore e presidente dell’Orfanotrofio Vittorio Alfieri; il progettista geometra Carlo Benzi (1854-1933); lo storiografo Niccola Gabiani (1858-1940); i calciatori Carlin Stradella e Censin Bosia; Carlo Nebiolo (1911-2001), direttore della fotografia cinematografica e la moglie Silva Melandri, attrice; Giorgio Faletti (1950 – 2014) attore e scrittore.
Innumerevoli poi sono le sculture di pregio disseminate nel Vecchio scomparto del Cimitero edificato intorno al 1840 e nei pressi del fabbricato Monumentale datato intorno al 1890.
Fra queste di particolare pregio le opere e i bassorilievi dello scultore Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato, 15 marzo 1859 – La Loggia, 3 settembre 1933) presso la Tomba Omedè; La “Madonna con Cristo” opera di Francesco Messina (Linguaglossa - CT, 15 dicembre 1900 – Milano, 13 settembre 1995) presso la Tomba n. 14 Reparto C, Lotto 1; il Monumento funebre dello scultore Materno Giribaldi (Asti, 18 luglio 1870 – San Paolo, 17 settembre 1951) presso la Tomba Spagnolini – Bosia, già autore della scultura della fontana posta in Piazza Medici ad Asti